Testo a cura di Omar Manini, fotografie di Erika Zucchiatti.
Intervista a Luigi D’Elia – Moby Dick
a cura di Omar Manini
In occasione della rassegna Una stanza tutta per sé abbiamo incontrato Luigi d’Elia per parlare del suo Moby Dick in scena all’Ottagono di Codroipo il 4 febbraio 2022.
Moby Dick, il racconto dell’incontro con il prodigio.
Ci fa pensare, fra le tante suggestioni, al La bianchezza della balena (V. Capossela – da: Marinai, profeti e balene)
…
La bianchezza della balena
Niente è più terribile di questo colore,
Una volta separato dal bene,
Una volta accompagnato al terrore
La bianchezza dello squalo bianco,
L’orrida fissità del suo sguardo
Che demolisce il coraggio
La fioccosa bianchezza dell’albatro,
Nelle sue nubi di spirito
La bianchezza dell’albino bianco
E cosa atterrisce dell’aspetto dei morti
Se non il pallore
Bianco sudario colore?
Spettri e fantasmi immersi in nebbie di latte
Il re del terrore avanza nell’apocalisse
Su un cavallo pallido
E pallidi i cappucci della pentecoste
E il mare nel suo richiamo abbissale
Nell’antartico, bianco sconfinato cimitero,
Il bianco sogghigna nei suoi monumenti di ghiaccio
Il pensiero del nulla si spalanca nella profondità lattea del cielo
…
La bianchezza della balena
Capite ora la caccia feroce? Il male abominevole,
L’assenza di colore